1200

Quando un punto di vista mostra solo la bruttezza delle cose, è utile cambiare punto di vista.

1199

Quando si è andati oltre, ricordarsi di tornare indietro.

1198

In una economia di mercato, le utopie sono merci rare. Possederne una costa caro.

1197

In una società di individui, certi mestieri come il prete o il sindacalista, sono obsoleti.

1196

Sia la storia che le utopie sono frutto dell’immaginazione.

1195

Nessuna censura è accettabile, a parte l’autocensura.

1194

Bisognerebbe fare un monumento alla mediocrità della massa delle persone comuni, essa è il terreno di coltura del genio di pochi fortunati.

1193

Tristezza, è quando un ricercatore non ha niente da cercare.

1192

Alcuni credono che i privilegi siano benefit per chi se li merita.

1191

La funzione tecnica più applicata nel paradigma della consulenza, è il copia-e-incolla.

1190

La metafora è un’analogia difforme.

1189

Forse alla fine della storia, c’è una nuvola.

1188

Non basta saper leggere e scrivere, bisogna anche capire.

1187

La vita delle persone si svolge tutta intorno a un grappolo di desideri.

1186

Per risolvere un problema che non si sa di avere, bisogna essere molto fortunati.

1185

I disturbi psichici codificati diventano obsoleti, sostituiti da nuovi disagi di natura ancora misteriosa.

1184

Siamo angeli caduti in preda al desiderio.

1183

Il modello sessuale vigente è quello della pornografia, anche perché non se ne vedono in giro altri.

1182

La pazienza è un effetto collaterale dell’amore.

1181

L’etica può essere coltivata, un seme per volta.

1180

Prendersi cura di una persona è un mestiere.

1179

Usare il cervello non è sempre utile, ma è sempre utile dopo.

1178

L’etica è un fenomeno d’elite.

1177

Lo sappiamo tutti che in caso di disastro l’unica soluzione è la solidarietà, ma non tutti siamo d’accordo sul livello di gravità necessario per attivarla.

1176

Quando alcune persone muoiono, la vita di altre persone cambia.

1175

Chi si limita a difendere il proprio territorio, di solito non va lontano.

1174

Di analogia in analogia, si arriva ovunque.

1173

Il linguaggio mente, ma non possiamo fare a meno di credergli.

1172

Di qualsiasi dipendenza si tratti, non ce n’è mai abbastanza.

1171

Se prima o poi la verità viene fuori, meglio prepararla per tempo.

1170

In molti casi per conoscere la verità bisogna aspettare gli storici.

1169

Per molti la verità è un lusso che non possono permettersi.

1168

Alcuni non sono minimamente interessati alla verità.

1167

Spesso le soluzioni migliori non rientrano nel campo delle possibilità.

1166

È commovente la generosità di chi non ha niente.

1165

Trasferendo le memorie personali nella memoria esterna digitale, si rende visibile l’inconscio collettivo.

1164

Alcune cose di cui abbiamo nostalgia, non sono mai esistite.

1163

Libertà è plurale. Se è di uno solo, è un’altra cosa.

1162

Di solito la ricchezza è privata mentre il debito è pubblico.

1161

Per fare qualcosa, bisogna contare su quello che si ha.
Per fare qualcosa di nuovo, bisogna contare su quello che non si ha.

1160

Quando le merci godono di maggiore libertà degli uomini, gli uomini tendono a diventare merce.

1159

Attenzione: la normalità è sospesa fino a nuovo ordine.

1158

Il tempo è un lusso.

1157

Senza regole, vincono i peggiori.

1156

Quando penso che forse sto ingannando me stesso, chi pensa che sta ingannando chi?

1155

L’espressione a memoria d’uomo non significa più niente.

1154

Un cambiamento trattenuto troppo a lungo, si verificherà troppo velocemente.

1153

La libertà è un artefatto la cui materia prima è il sé.

1152

Il design è espressione di una cultura prima che di un designer.

1151

È in corso una guerra tra designer il cui campo di battaglia è il nostro sistema cognitivo.

1150

Se si accetta il dubbio come riferimento, bisogna mettere in dubbio anche questo riferimento.

1149

Si accettano molte cose che non si ha il tempo di mettere in dubbio.

1148

Nonostante le apparenze, la liberta è qualcosa di innaturale.

1147

Gli archivi sono indispensabili per ritrovare sé stessi.

1146

Non c’è merito senza giustizia.

1145

Per loro natura, le rivoluzioni non sono in grado di mantenere le promesse.

1144

Il potere modifica il sistema cognitivo di chi lo esercita.

1143

Alcuni arrivano fino all’orlo del precipizio solo per provare il piacere di sopravvivere.

1142

Si diventa vecchi quando nessuno suona più la musica che si amava da giovani.

1141

Si è adulti quando si comincia ad amare solo la musica che si ascoltava da giovani.

1140

Troppe possibilità disorientano, preferiamo essere costretti ad un’unica opzione possibile.

1139

Chi ha potere, è forte della forza di chi non ne ha.

1138

Si può dialogare solo se si condivide un linguaggio.

1137

Quando la natura di un uomo e la sua cultura entrano in conflitto, di solito vince la natura.

1136

Gli algoritmi non sono in grado di improvvisare.

1135

Alcune cose hanno senso solo quando non esistono più.

1134

Alcuni rifiuti diventano così piccoli che si possono respirare.

1133

Per avere fiducia bisogna darla.

1132

Di solito l’innovazione non nasce dal potere, ma da chi vuole ottenerlo.

1131

Le conoscenze necessarie per vivere invecchiano più velocemente degli individui che le posseggono.

1130

La prima cosa che si scopre nel mettersi nei panni degli altri, è che quasi tutti hanno ragione.

1129

Il presente risiede in gran parte nella memoria di breve termine. È un presente imperfetto.

1128

Probabilmente, ciascuno determina il mondo di altri più di quanto sia in grado di determinare il proprio.

1127

Crisi, è quando si ha una scala di priorità, ma non si riesce a rispettarla.

1126

Disorientamento, è quando non si riesce a stabilire una scala di priorità

1125

In una scala di priorità, viene sempre prima quello che non è possibile rimandare.

1124

Non c’è mai abbastanza tempo per fare l’impossibile.

1123

L’unica parola per esprimere libertà è no. L’unica attività è resistere.

1122

L’incapacità o l’impossibilità persistente di valutare le informazioni prima di decidere, determina una sindrome da deficit di pensiero critico.

1121

È difficile imparare cose che si crede di sapere.

1120

Alcuni fanno fortuna come massimi esperti di sé stessi.

1119

Il bene comune non è quello che qualcuno crede, ma quello in cui credono tutti.

1118

Un giudice dovrebbe condannare sempre a malincuore.

1117

Spesso non si condivide un’idea già prima di conoscerla.

1116

Siamo tutto quello da cui non possiamo separarci.

1115

I nuovi nuovi media sono droni cognitivi.

1114

Gli archivi sono forme di resistenza all’entropia.

1113

I droni sono punti di vista senza pilota.

1112

Il mondo di un’altra persona non si vede, bisogna immaginarlo.

1111

Gli elementi costitutivi della realtà non sono le cose finite, ma frammenti di cose che si ricombinano continuamente.

1110

Ciascuno è prigioniero del proprio mondo, è naturale che qualcuno cerchi di evadere.

1109

L’identità si può solo ri-costruire.

1108

Ogni essere vivente sembra un oggetto nel nostro mondo, ma è soprattutto il soggetto del suo mondo.

1107

L’essere umano ha bisogno di sapere, l’animale no.

1106

Per alcuni animali è difficile procurarsi il cibo se i supermercati sono chiusi.

1105

Una possibilità è quando ancora nulla è accaduto. Ma non dura a lungo.

1104

La verità richiede tempo. Chi ha fretta, si deve accontentare di pregiudizi.

1103

Prima di fare qualcosa, bisogna riconoscerla come possibilità.

1102

Vivere diventa sempre più costoso.

1101

Tutto quello che viene in superficie nasconde quello che c’è in profondità.

1100

Alcune idee sopravvivono nel tempo, perché qualcuno le alimenta e le trasmette. Non sempre le migliori.

1099

Qualsiasi idea è un’utopia, se non ha un modello di business.

1098

Il granello di sabbia più grande del mondo è un sasso.

1097

Spesso non ci si può fermare a riflettere su quale possibilità scegliere. Fermarsi a riflettere è solo una delle possibilità. 

1096

Uscire dai binari, per qualcosa che è strutturato per seguirli, è un evento potenzialmente disastroso.

1095

Quando quello che è necessario non è disponibile, bisogna adattare allo scopo quello che non è necessario.

1094

Si può avanzare anche facendo resistenza, ma si avanza più lentamente.

1093

Per riuscire a vedere gli altri, bisogna allargare la percezione di sé.

1092

Per aumentare la qualità, bisogna far crescere il livello della mediocrità.

1091

Solo quando ci si smarrisce si vede veramente dove ci si trova.

1090

In alcune epoche le riforme procedono in avanti, in altre all’indietro.

1089

Il principale fornitore di orientamento è il pregiudizio.

1088

In un dialogo ciascuno deve portare nel proprio punto di vista qualcosa del punto di vista dell’altro. Altrimenti è un pourparler.

1087

Non sapere cosa fare è un buon punto di partenza per inventare qualcosa.

1086

A volte l’espressione dell’opinione può diventare pura cattiveria, aggressività animale con artigli culturali.

1085

Qualsiasi comportamento sociale che superi una certa soglia di diffusione diventa la norma.

1084

Nessuno dice più – tutto si aggiusta – perché non è più vero.

1083

A chi è sempre un passo indietro non serve a niente affrettare il passo.

1082

Il disorientamento nasce spesso da una crisi di fiducia.

1081

Una piccolissima percentuale della popolazione mondiale ha il controllo del pacchetto di maggioranza delle azioni del pianeta.

1080

La prima cosa che un computer imparerà dalla interconnessione globale di tutte le menti umane sarà la stupidità.

1079

La storia è fatta di detriti.

1078

La percezione che tutto sia immediato è falsa. Tutto è mediato.

1077

I problemi che non si risolvono possono essere sostituiti da altri.

1076

La cattiveria portata con nonchalance è contagiosa.

1075

Quello che ci lasciamo dietro, ce lo ritroviamo davanti.

1074

Niente passa inosservato, tranne l’essenziale.

1073

Se non fossi quello che sono sarei un altro.

1072

Ogni giorno che passa allontana tutto ciò che non cerchiamo di tenere vicino.

1071

Si può vedere qualcosa solo se è diverso da sé.

1070

Non si arriva mai due volte nella stessa città.

1069

Alcune cose sono così vecchie che hanno bisogno di rinascere per essere percepite.

1068

Secondo alcuni la vita non è nostra, ci è data in licenza d’uso.

1067

Quando non si ha una direzione, comunque si ha una destinazione.

1066

Le comunità si basano su un bene comune, o su un male comune.

1065

Il denaro non è neutrale.

1064

Sembra che occorra ancora stabilire se alcune cose di cui è difficile o inutile appropriarsi, siano di tutti o di nessuno.

1063

La cultura dominante è contemporanea, le altre sono anacronistiche.

1062

I progetti sono spesso il risultato di altri progetti, di solito di altri.

1061

Obiettivo del mercato è produrre il maggior numero possibile di scarsità.

1060

Tutto ciò che acquista valore economico, diventa subito indisponibile per molti.

1059

A volte il problema trova la soluzione, a volte la soluzione trova il problema.

1058

Il cinismo è un prodotto collaterale del marketing.

1057

Libertà e liberismo hanno la stessa origine, ma procedono in due direzioni diverse.

1056

Siamo le parole con cui parliamo.

1055

Molti credono che ciò che è già danneggiato, possa sopportare meglio ulteriori danni.

1054

L’impossibilità è un ostacolo serio, ma non necessariamente definitivo.

1053

Disorientamento è quando si scopre di non sapere cosa fare.

1052

Sappiamo quello che facciamo solo quando facciamo quello che sappiamo.

1051

Alcuni sono costretti a cercarsi un altro luogo di origine.

1050

La vita prolifera con la dispersione, non con l’accumulo.

1049

Il disorientamento a volte è una libertà imprevista.

1048

Ciascuno vede il suo mondo come se fosse l’unico.

1047

Nella realtà economica, ciascuno deve vendere qualcosa per sopravvivere, di solito quello che ha.

1046

Se grandi quantità si accumulano da qualche parte, da qualche altra si accumuleranno grandi scarsità.

1045

Orientarsi è un’attività che richiede continui upgrade dei database informativi.

1044

La vita non consiste più nell’accumulare esperienze, ma nel trovare soluzioni sempre nuove all’inesperienza.

1043

Alcune cose, da qualunque parte le osservi, non esistono.

1042

Ripetere è utile, se si vuole ricordare.

1041

Non si può fare attenzione a tutte le cose che reclamano attenzione. Non c’è abbastanza attenzione.

1040

Alcuni nascono con la missione di aiutare i più forti.

1039

Non si può contrastare la comunicazione trash con le sue stesse armi.

1038

La comunicazione trash, che fa leva sugli istinti non controllabili, che solletica le terminazioni sensoriali e le emozioni automatiche per indurre comportamenti non consapevoli, è altamente inquinante.

1037

Il potere del designer, di solito è nelle mani di altri.

1036

Resistere all’inevitabile di solito è inutile, ma a volte è indispensabile.

1035

Sensibilità e forza di solito sono in competizione, perché lavorino insieme occorre una lunga pratica di preparazione.

1034

Continuando a delocalizzare la produzione, prima o poi si delocalizza anche il consumo.

1033

Parole mai dette possono risuonare a lungo nella memoria.

1032

Per conoscere l’età di un albero bisogna abbatterlo.

1031

Tutte le tecnologie sono di transizione.

1030

Le tecnologie di transizione sono ponti tra una tecnologia e l’altra.

1029

Il costo della stessa cosa può essere troppo alto per alcuni, irrilevante per altri.

1028

Non si paga qualcosa quando si consegna il denaro, ma quando lo si guadagna.

1027

La stabilità artificiale dei sistemi umani è all’origine di molte instabilità.

1026

Presumibilmente, l’allungamento artificiale della vita farà crescere il livello globale di demenza.

1025

Sebbene gli stili di vita non siano obbligatori, non adottarne alcuni può comportare pesanti sanzioni.

1024

Per cambiare punto di vista bisogna cambiare di posto.

1023

A volte le immagini sembrano avere spessore, ma è un trucco.

1022

Siamo liberi di porre qualsiasi domanda, non di ricevere qualsiasi risposta.

1021

Gli algoritmi di ricerca sono convogliatori automatici di attenzione.

1020

Gli strumenti per mettere ordine spesso provocano qualche altro tipo di disordine.

1019

Può trascorrere molto tempo senza che si faccia niente di razionale.

1018

Il merito non dovrebbe essere ereditario.

1017

Le soluzioni ideali non dovrebbero essere scartate a priori.

1016

Non ricordiamo le cose più importati ma quelle che ci colpiscono più forte, o ripetutamente.

1015

In molti casi, il concetto di identità viene sostituito dal concetto di produttività.

1014

Non è possibile utilizzare regolarmente una nuova tecnologia mantenendo la vecchia cultura.

1013

Per superare un limite bisogna conoscerlo.

1012

Per prevedere in quale direzione si muoverà il futuro è utile osservare da quale direzione proviene il passato, ma non è sufficiente.

1011

Le ombre sono frammenti di buio che si nascondono dietro le cose per non essere colpiti dalla luce.

1010

La luce rende invisibile il buio.

1009

Alcuni non hanno il tempo di pensare al futuro.

1008

Alcuni credono che non valga la pena di attardarsi sul presente, meglio vivere direttamente nel futuro.

1007

Il denaro è uno dei semplificatori di complessità più diffusi. Produce più complessità di quanta ne semplifichi, ma è molto facile da usare.

1006

Il principale semplificatore di complessità è il linguaggio.

1005

Abbiamo bisogno di nuovi semplificatori di complessità, quelli di cui disponiamo sembrano non funzionare più.

1004

Il principale limite del linguaggio è la sua limitatezza.

1003

Le telecamere di sicurezza sono  punti di vista senza osservatore.

1002

I sistemi di orientamento vengono sostituiti da convogliatori automatici.

1001

Le situazioni insostenibili ma inevitabili, provocano un forte imbarazzo.

1000

Chi pensa che niente cambierà, cambierà idea.

999

Quando tutti pensano che non ci sia più niente da fare, non c’è più niente da fare. Anche se non è vero.

998

Ogni insignificanza può trasformarsi in significato.

997

Per osservare con attenzione bisogna essere curiosi.

996

Sognare cose impossibili può generare malinconia.

995

Non si dovrebbe evitare di sognare qualcosa solo perché è impossibile.

994

I detriti sono i frammenti che restano quando tutti gli altri hanno trovato collocazione.

993

Ogni crisi produce una grande quantità di detriti.

992

Quando è più notte, è il momento di sognare.

991

Quando non veniamo distratti da nulla ci annoiamo.

990

Molti non riconoscono a tutti il diritto di essere felici.

989

L’unica libertà è quella di essere felici.

988

Le routine sono in crisi.

987

Siamo animali che hanno sviluppato un livello leggermente superiore di consapevolezza.

986

Alcune emozioni sono potenzialmente esplosive, bisogna disinnescarle con attenzione.

985

L’algoritmo è il messaggio.

984

Di fronte all’emozione siamo indifesi. Non tutti.

983

Prima o poi le cose vanno al loro posto. Di solito poi.

982

La situazione è sempre più complessa di quanto sembri.

981

Le decisioni più facili sono quelle in cui non bisogna fare niente.

980

L’immaginario è un’enorme discarica di immagini.

979

Per conoscere la verità bisogna essere sinceri.

978

Alcune guide permettono di fare qualcosa che non si sa fare senza dover imparare a farla.

977

Alcuni abiti stanno stretti, anche se sono una misura di troppo.

976

Alcune cose meriterebbero tutta l’attenzione, ma devono condividerla con molte altre.

975

Dovremmo fare le cose di cui c’è bisogno.

974

A volte inavvertitamente facciamo la cosa giusta.

973

Sebbene sembri vicino, l’orizzonte è irraggiungibile.

972

Ci sono sempre molti buoni motivi per cambiare idea, ma bisogna andarli a cercare. Così è più semplice rimanere seduti sulla propria idea.

971

La perdita progressiva della memoria conduce alla demenza. Ricordare è importante.

970

Il disorientamento è la percezione improvvisa di una insignificanza diffusa e persistente.

969

A volte le cose brutte sono belle.

968

Ad alcuni individui viene intimato di arrendersi, ad altri viene impedito.

967

Dove la profondità scompare, si vede il fondo.

966

Non bisogna dare troppa importanza ai pensieri quando si è tristi. Ma conviene ascoltarli.

965

Alcune idee sono obsolete prima di nascere.

964

La mancanza di attenzione può provocare disorientamento.

963

L’attenzione è sempre più breve.

962

Quando qualcosa entra a far parte della memoria, fa parte di sé.

961

 Sappiamo quello che non siamo riusciti a dimenticare.

960

Alcune cose è importante cercare di ricordarle, altre è utile fare in modo di dimenticarle.

959

Non memorizziamo più esperienze ma procedure.

958

La vita non ha alcun senso se non glielo si dà.

957

Si cerca il riconoscimento degli altri per riconoscersi in esso.

956

Compito del designer è aiutare a ricordare.

955

Siamo quello che siamo stati. Ogni giorno di più.

954

Immaginare e ricordare sono la stessa attività.

953

L’Everest non è una montagna, è una cima.

952

L’abuso della parola libertà da parte dei sistemi liberisti, ha reso questa parola inservibile per gli scopi per cui era nata.

951

Anche molti altri animali rivendicano il proprio territorio, ma nessuno lo lascia in eredità ai figli.